mercoledì 15 ottobre 2008

Lezione 1a: Nihon no alfabeto



Sensei A. è (bassa) esile, carina. La professoressa del liceo dei cartoni animati giapponesi. Si inchina molto. Ride moltissimo. Batte le mani. Ci insegna l'alfabeto. L'alfabeto si legge da DESTRA VERSO SINISTRA e dall'ALTO VERSO IL BASSO.



Questi segnetti sono Hiragana. La lingua scritta giapponese è formata dagli Hiragana, dai Katakana e dai Kanji. I Kanji derivano dagli ideogrammi cinesi. Gli Hiragana e i Katakana sono forme mutilate (e spesso modificate, quasi stravolte a quanto vedo) di Kanji.

Sensei A. ci mostra come aggiungendo due virgolette " oblique accanto agli ideogrammi hiragana di ka, ki, ku, ke, ko, si ottengono i suoni ga, gi, gu, ge, go. La "g" è dura, come quella di "gatto".

Poi.
"Ch" come la "c" di "ciliegio".
L'"H" è aspirata, si deve pronunciare. Come quando ci si scalda le mani d'inverno.
"Hu" si può leggere anche "Fu". Oppure, come fa la sensei, si può riuscire a tirar fuori una parola che fonde il suono di "H" e "F" in un unico, nuovo, magico suono.
La "R" come la "L". Oppure, come fa la sensei... basta arrotolare la lingua durante la pronuncia.
"Wo" si pronuncia "O".
"N" si pronuncia tenendo le labbra serrate e facendo vibrare le corde vocali. Mh!

ATTENZIONE! MESSAGGIO SUBLIMINALE!

Leggendo la prima riga del Nihon no alfabeto tireremo fuori il simpatico motivetto che segue:

A Ka
Sa Ta Nà / Ha Ma Ya La Wà O N

Soluzione per i più piccoli: il giapponese è la lingua degli adoratori del demonio e degli sboccati dall'apprezzamento facile.
Tuttavia, le due parole nascoste ci aiuteranno (non poco) a ricordare il mantra alfabetico hiragana.

Alla prossima con la lezione 1b: "Grammatica e Recitazione".